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    Pensieri: tra psiche e anima

    «Chiedo ai miei Padri il permesso di parlare in pubblico ... Sappi che il sogno può diventare, a chi sa come interrogarlo, la luce delle sue notti, una guida quotidiana e un guardiano contro i pericoli oscuri».

    Tobie Nathan


    «Noi siamo depositari di segreti. Ogni giorno i pazienti ci offrono i loro, spesso mai condivisi prima. Ricevere tali segreti è un privilegio garantito a pochi. I segreti forniscono una visione dietro le quinte della condizione umana senza fronzoli sociali, giochi di ruolo, vanterie o recitazioni. A coloro che sono depositari di segreti è accordata una lente di ingrandimento attraverso la quale vedono il mondo... una visione con meno distorsioni, negazioni e illusioni, una visione delle cose come realmente sono».

    Irvin D. Yalom


    «Sogno una psicoterapia compatibile con il mondo come sta andando: un mondo aperto, poliglotta, politeista, cosmopolita, ricco di cose e di esseri che non intendono scomparire.
    Sogno una psicoterapia che sia in grado di integrare le famiglie, gli esperti, che provengano da discipline ‘psi’ o da altre discipline, le divinità – in particolare quelle degli altri – gli invisibili, gli oggetti terapeutici.
    Sogno una psicoterapia che accetti di trasformare realmente lo spazio della consultazione in un luogo di dibattito contraddittorio, come lo è la scena pubblica.
    Sogno una psicoterapia che, pur ammettendo la modernità nella sua complessità, non abbia dimenticato le lezioni della storia, che si ricordi delle comunità di un tempo dove l’efficacia era valutata dagli utenti…
    Sogno una psicoterapia che non sia più paralizzata davanti alla psicoanalisi, che accetterebbe di pensare a delle parole scomparse: ‘dimenticare’, per esempio…., che saprebbe descrivere la sua azione in termini di ‘concertazione’, di ‘negoziazione’ e di ‘diplomazia’… una psicoterapia, infine, che non faccia più finta di ignorare che è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è politica».

    (Da La guerre des Psy. Manifeste pour une psychothérapie démocratique. A cura di Tobie Nathan. Paris, Le Seuil, 2006.)


    «Stai malissimo, ma esattamente perché preferisci stare così piuttosto che provare a cambiare qualcosa? Cosa stai tenendo lontano, che senti come ancora peggiore di così?».

    Irvin D. Yalom, Guarire d'amore


    «Credo che il nostro sia un lavoro meraviglioso e creativo. Personalmente non lo cambierei con nessun altro. Questo lavoro tratta il materiale vivente diversamente dallo scultore, dall'artista o dall'attore».

    S. H. Foulkes


    «La terapia, o l'analisi, non è solo qualcosa che gli analisti fanno ai pazienti, essa è un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell'anima, negli sforzi per capire le nostre complessità, negli attacchi critici, nelle prescrizioni e negli incoraggiamenti che rivolgiamo a noi stessi. Nella misura in cui siamo impegnati a fare anima, siamo tutti, ininterrottamente, in terapia».

    J. Hillman


     

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    Percorso

    Dott.ssa Manuela Morello
    Psicologo Clinico, Psicoterapeuta Psicoanalitico, Etnopsicoanalista, Criminologo.

    Via Costantino Nigra 51, Palermo. | Tel 3202472422

    Partita I.V.A. 14121720300636954 
    (articolo 35 del D.P.R. 633/72, e successive modificazioni)

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